Uso a lungo termine di antinfiammatori non-steroidei e rischio di fibrillazione atriale


Studi precedenti hanno descritto un'associazione tra l'uso di corticosteroidi ( farmaci anti-infiammatori steroidei ) e rischio di fibrillazione atriale.

Uno studio ha cercato di determinare l'esistenza di un’associazione simile per i farmaci anti-infiammatori non-steroidei ( FANS ).

Sono stati identificati i pazienti di età compresa tra 40 e 89 anni con una prima diagnosi di fibrillazione atriale nel 1996.
A 1035 pazienti è stata diagnosticata fibrillazione atriale incidente cronica e a 525 fibrillazione atriale parossistica.

Due distinte analisi caso-controllo nidificate hanno stimato il rischio di fibrillazione atriale cronica e parossistica tra gli utilizzatori di farmaci antinfiammatori steroidei e FANS.

E' stata confermata l'associazione precedentemente riportata tra uso di antinfiammatori steroidei e fibrillazione atriale cronica ( rate ratio, RR=2.49 ).

Inoltre, è emerso che l'uso continuativo di FANS era associato a un aumentato rischio di fibrillazione atriale cronica ( RR=1.44 ).
Tale rischio è ulteriormente aumentato tra coloro che ne hanno fatto uso a lungo termine con trattamenti della durata superiore a un anno ( RR=1.80 ).

L'aumento del rischio di fibrillazione atriale cronica non è stato spiegato dalla presenza di insufficienza cardiaca.
L'uso di FANS non è stato associato a fibrillazione atriale parossistica.

In conclusione, l'uso di FANS, come per gli antinfiammatori steroidei, è associato ad un aumentato rischio di fibrillazione atriale cronica.
Poiché l'uso di farmaci antinfiammatori in generale è un indicatore di patologie infiammatorie sottostanti, l'infiammazione potrebbe essere la causa comune dell'utilizzo di farmaci anti-infiammatori e di fibrillazione atriale cronica. ( Xagena2010 )

De Caterina R et al, Arch Intern Med 2010; 170: 1450-1455


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